Altopiano Laceno: meta invernale, estiva, primaverile e autunnale

Laceno e RaiamagraDopo aver spiegato alcune argomentazioni fondamentali dai precedenti articoli, ai più sarà venuto un dubbio sul periodo in cui Laceno offre più spunti e più attrazioni. Bene, consideriamo allora stagione per stagione perchè credo che l’altopiano abbia scopo di visite in ogni singolo mese dell’anno (a volte anche in più settimane al mese) e sia dotato di particolari elementi non trascurabili ad una sola stagione. Iniziamo come ovvio dall’Inverno, periodo dell’anno per eccellenza del Lago Laceno. Conosciuto e rinomato come località sciistica, è considerato uno dei posti più interessanti di Italia per le sue particolarità negli impianti di risalita, nelle piste da sci e nella ubicazione stessa dell’impianto. Precisiamo che però non è possibile avere a disposizione queste attrezzature ad ogni annata perchè (considerando soprattutto gli ultimi anni) la sua disposizione a sud su montagne non troppo elevate non permette il suo utilizzo completo (e a volte anche parziale) da Dicembre a Febbraio. Purtroppo è capitato di dover annullare un’intera stagione invernale e non serve andare troppo indietro per ricordarsi il tremendo inverno 2006-2007 (gli impianti aprirono solo 3 volte) e, in parte minore seppure pessima, anche l’annata scorsa, dove gli impianti oltre ad aprire poche volte non sono stati quasi mai fruibili fino a valle ma solo fino all’intermedio. Gli impianti (a cui dedicheremo un capitolo a parte) nascono all’interno del Monte Raiamagra, immersi nelle faggete (caratteristica unica), diverse piste di diverse difficoltà su cui spuntano la più lunga, ossia la “Settevalli” (blu) e la “Nordica” pista nera ora chiusa. Sul crinale del Monte Raiamagra (o anche Rajamagra) a quota 1667, un piccolo anello di fondo di circa 2km che si apre alla visuale del mare (approfondiremo). Due rifugi-ristorante, uno a quota 1400 e l’altro a 1667, un rifugio canadese sul costone esposto, un campo scuola, un impianto di snow tubing.
Dall’inverno (che riprenderemo ovviamente nei dettagli nei prossimi capitoli) passiamo alla primavera periodo consigliatissimo per le prime escursioni nei boschi. Tra Marzo e Aprile (in periodi non freddi, altrimenti è da considerarsi anche Maggio) infatti, lo spettacolo delle gemme degli alberi, dell’erba verde nell’altopiano e dei tantissimi fiori, renderanno le vostre passeggiate ricche di gioia e di colori che verranno captati dai vostri occhi e trasferiti direttamente alle vostre emozioni. In questo periodo dell’anno consigliabili sono i vari sentieri di sorgente, ossia tutte quelle stradine di montagna che vi conducono dietro l’altopiano in canali secchi in estate. Uno spettacolo davvero indescrivibile, sopratutto se si pensa alla Fiumara di Tannera e ai centinai di ruscelletti e cascatelle che si formano con lo sciogliersi delle neve e con il refluire delle piogge.
Dalla primavera all’estate e qui dal trekking passiamo al relax e al riposo assoluto. Posto ideale per sedersi sotto il verde di un faggio e di osservare la natura calda e selvaggia. Passeggiate a cavallo e sedute di tiro con l’arco sono all’ordine del giorno ma ciò che reputo più fattibile in questa stagione sono i distensivi giri in bicicletta intorno al circuito. Fiore alla Fiumara di TanneraIl sole vi accarezzerà, ma il venticello vi rinfrescherà allo stesso tempo, qualche pedalata leggera, spensierata e ogni tanto qualche sorso alla “Sorgente Tronola” sono l’ideale per mettersi in sesto con se stessi. Inoltre consigilate all’alba splendide corse a piedi di circa 5 – 10 km accompagnati (tra giugno e luglio, sempre all’alba) da simpatiche orde di ranocchie che si riversano dal lago sulla strada.
Ma l’attività per eccellenza a mio avviso è il riposo nei boschi adiacenti al piano l’Acernese e al piano dei Vaccari, dove vi sarà possibile trovare sotto le faggete ampi spazi verdi e freschi dove leggere o fare qualche chicchierata con gli amici, senza contare le postazioni attrezzate per cucinare (lasciando sempre tutto pulito!!) e quindi per passare l’intera giornata.
L’autunno (stagione finale di questo resoconto) invece, è la stagione della riflessione e della fotografia. In questo periodo il lago non è molto frequentato e infatti i mesi da Settembre a Dicembre sono quelli dove il silenzio la farà da vero padrone, insieme ai numerosi colpi d’occhio. Il giallo delle piante vi scalderà l’anima, i tappeti rossi del sottobosco vi massaggeranno le piante dei piedi durante le vostre escursioni oltre a prestarvi campo per le vostre fotografie. Il lago si presenta opaco e di un colore molto vicino al marrone tinto di grigio, alcuni alberi matureranno le loro bacche rosse novembrine, i corvi reali alla mattina “urleranno” il loro dominio sull’altopiano e le prime nebbie annesse alle prime brinate renderanno invisibile e spettrale tutto ciò che ai vostri occhi vi si era presentato.
Quindi dall’analisi ne emerge un Laceno 365 giorni, visitabile in ogni periodo dell’anno e a seconda delle aspettative in una determinata stagione. Per chi come me ha preso questo posto come obiettivo di “studio” di “passione” sicuramente non vi sarà mese che verrà dimenticato e vi assicuro che man mano la conoscenza del “lago” entrerà in voi inizierete a provare il desiderio di osservarlo anche più volte in una settimana.

Angelo Mattia Rocco


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