Arrivare a Laceno? Panoramica per Acerno

Panoramica per AcernoSembrerebbe banale ma un articolo dedicato alle strade per raggiungere il Piano Laceno era d’obbligo.
Naturalmente come è ovvio che sia a seconda della partenza esistono vie meno o più convenienti ma per oggi voglio focalizzare l’attenzione sul percorso che reputo il più rilassante paesaggisticamente e il più stancante per la guida. Il percorso che preferisco, il percorso che farei centinaia di volte (a dire il vero l’ho fatto gia migliaia di volte) è quello della “mitica” ex statale 164. Abitando a Bellizzi, molti mi consigliano di proseguire per l’Ofantina , ma ormai per me la 164 è quasi un rituale d’obbligo e in questi anni ho imparato “vita, morte e miracoli” di questi 50 km che mi separano dall’altopiano.
Per non perderci in chiacchiere direi di inziare subito con una breve descrizione del percorso con annessa altimetria partendo da Bellizzi (SA) : Km 50 – dislivello totale in salita 1670 m (dopo spiegherò il perchè) – quota di partenza 60 m – quota arrivo 1100 m – quota massima di passaggio 1200 m – Comuni attraversati Bellizzi, Montecorvino Rovella, Acerno, Bagnoli Irpino. Procediamo ora al palmo a palmo della strada e cosi sveleremo anche l’arcano sul perchè dei 1670 m di dislivello nonostante il tutto porterebbe a pensare all’incirca 1100 metri.
Immettendosi sulla SS 18 a Bellizzi proseguiamo per circa 1 km in direzione Battipaglia fino a giungere a Piazza Europa dove troveremo un quadrivio. Al quadrivio proseguire a sinistra in direzione Montecorvino Rovella sulla statale 164 per circa 11 km. In questi 11 km uscendo dal centro abitato di Bellizzi, superando la zona industriale si giunge nella prima frazione di Montecorvino, Macchia (piccolo centro abitato), superata Macchia e superato il bivio per Olevano sul Tusciano si giunge in loc. San Martino. In questa località sono due le opzioni, o proseguire verso Montecorvino Rovella oppure prendere la deviazione a destra a 2 km prima del centro abitato in direzione “Ristorante La Lanterna” in località Pezze.
Sconsiglio chi viaggia per la prima volta questa strada secondaria, in primis perchè molto dissestata, in secundis perchè difficile orientarsi in mulattiere senza cartelli e senza indicazioni, una vera e prorpia scorciatoia per “esperti del posto”. Quindi, proseguiamo da San Martino, superando due tornanti e arrivando in frazione Ponte Mileo dove vi si aprirà un bivio la cui scelta è ininfluente dato che il passaggio per il paese è obbligato, ma in ogni caso dilunghiamoci sulle due strade.
La prima deviazione possibile è sulla salita di Santa Maria (deviazione a Sinistra), un drittone di circa 700 m che giunge dinanzi al Campo Sportivo e dal Campo Sportivo proseguendo dritto porta alla colonnina al centro del paese. L’altra strada (deviazione a “destra”, ma è quasi un proseguire dritto) allunga di 1 km circa ma è provvista di uno spunto per un nuovo percorso, infatti giunti a Parco Rimembranza una stradina stretta sulla destra (la noterete al fianco di un muretto sulla destra dell’arco di Parco Rimbembranza) scende in località Sant’Eustacchio per poi sbucare sulla 164 evitando il Paese; ma anch’essa per chi non conosce il posto è sconsigliata. Evitando la deviazione, tra l’altro impercettibile per chi non conosce la zona, si giunge sul viale dei Cappuccini fino alla colonnina sita al centro del paese. Ripartiamo ora proprio da questa colonnina, proseguendo dritto fino alla piazza dei Caduti dove seguiremo la deviazione a destra in direzione Acerno evitando la deviazione per Giffoni Valle Piana. Giunti a questo bivio abbiamo percorso i primi 240 m di dislivello e siamo pronti ad affrontare i prossimi 480 m che da Montecorvino ci porteranno in località Lappe al primo scollinamento per arrivare ad Acerno, infatti presa la deviazione a destra si prosegue per circa 8 – 9 Km attraversando la piccola frazione di San Lazzaro, nella parte più bella della 164 passando per i boschi di nocciole e castagni, osservando il Santuario della Madonna dell’Eterno, restando esterefatti dalla bellezza del Monte Raione visibilissimo al bivio di Olevano (naturalmente noi proseguiamo sempre in direzione Acerno), osservando il Mare e la piana prima di addentrarci definitivamente nella montagna. Quando scompare l’apertura alla piana, gli alberi di castagno la fanno da padrone, si inzia a scoregere il Monte Accellica e poco prima di giungere presso una fattoria possiamo fermarci ad una fontana ed una sorgente. La fontana è ben visibile sulla destra, la sorgente invece si raggiunge a piedi in una curva prima di un drittone che porta alla suddetta fattoria, posando la macchina al lato, è possibile salendo per quattro cinque gradini assaporare l’acqua gelida e salbure del posto. Dalla fattoria (sicuramente vi imbatterete in mucche, maialini, cavalli) la strada giunge ad uno scollinamento dal quale è possibile osservare il Monte Polveracchio e in autunno (quando gli alberi sono spogli) il paese di Acerno dall’altro lato della collina. Dallo scollinamento inizia una discesa di circa 5km che si concluderà in località “N’dramaciume” (cosi chiamata dagli abitanti del posto), li dove finisce la discesa per riprendere la strada in salita sopra un ponticello attraversato sotto dal fiume Tusciano (è possibile lasciando l’auto soffermarsi a riempire l’acqua alle fontante del Pozzo del Capretto – il passaggio è visibile prima dell’inizio del ponte sulla sinistra). La salita ora punta dritta al paese di Acerno, troverete dinanzi un cartello con su scritto “Acerno paese delle cento acque“, sarete affascinati dalla vicinanza con l’Accellica, se siete fortunati e sarà aperta potrete notare la cascata artificiale del depuratore (artificiale ma comunque spettacolare) e poi vi troverete nei pressi di un tornante dove vi è posta anche una stradina alternativa.
Analizziamo un attimo la scorciatoia per complettezza. Questa strada si può notare sulla sinistra prima del tornante, un’insegna dell’Agriturismo San Leo e della Masseria Cugno vi indicherà il sentiero giusto, una stradina di vallata, attraverso la frazione San Leo tra il Monte Magnone e il Monte Accellica che vi condurrà dopo alcune salitelle finali esattamente al valico delle Croci di Acerno evitando il tratto di curve che dal paese porta al valico (strada sconsigliata per le difficoltà ambientalistiche che a volte vi si trovano :dai rami rotti, al ghiaccio, alla neve ecc ecc).
Naturalmente allora, invece di scendere per San Leo (cosa che in realtà io faccio sempre) giriamo il tornante e dopo pochi metri sulla sinsitra noterete una nicchia con una statuetta della Vergine Maria…altri due chilometri e siamo nel Paese di Acerno , arriveremo in Piazza e dalla piazza girando a sinsitra giungeremo (passando per il centro caratteristico) ad un pentavio dove senza peredere tempo (ma se volete andate a visistare il viale dinanzi a voi) proseguiamo in direzione Bagnoli Irpino-Lago Laceno a 20Km. Si passa per Via Montella per circa 1 km finchè non si entra sulla strada alle pendici del Monte Magnone contornata da Castagneti spettacolari. Ancora 5 km di curve e siamo al valico delle croci di Acerno (840 mslm), si scende per qualche centinaio di metri e giunti ad un bivio proseguiamo a destra verso Bagnoli Irpino. La strada lunga circa 8 km da quota 840 porta ai 620 del paese, è molto dissestata si deve procedere con cautela, non offre spunti paesaggistici eccezionali ma vi è già possibile dare uno sguardo al Terminio e alla valle del Calore. Giunti finalmente a Bagnoli, ultima deviazione verso Lago Laceno fin su quei 5 km finali raccontatevi nel post precedente nella mia scalata ciclistica.

Note
La strada da Montecorvino in poi può essere rischiosa se non si fa attenzione ai numerosi animali che transitano liberamente. Non difficile è incontrarvi mucche, tori, cavalli, maiali (tra gli animali che potrebbero crearvi problemi relativi) e volpi, ricci, conigli e lepri (tra gli animali caratteristici). Attenzione inoltre alla possibilità di acqua sulle strda (dovuta alle sorgenti o alle nevi che si sciolgono) e alla pendenza della salita finale.

Angelo Mattia Rocco


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